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“COME UN PESCE FUOR D’ACQUA”: IL CIRCO AL SERVIZIO DELL’ETICA ECOLOGISTA

Pubblicato il 13/03/2025 | Categoria: Società e Cultura

“COME UN PESCE FUOR D’ACQUA”: IL CIRCO AL SERVIZIO DELL’ETICA ECOLOGISTA
Dal 7 al 9 Marzo c.a. il Teatro Apparte ha ospitato lo spettacolo di circo contemporaneo Come un pesce fuor d’acqua scritto, coreografato e diretto dall’artista poliedrico Josh Rizzuto. Attraverso il linguaggio del corpo e i virtuosismi circensi, lo spettacolo denuncia l’incapacità dell’uomo moderno e contemporaneo di interpretare la gioia con cui la vita lo accoglie sin dal principio, di cogliere la generosità dei doni elargiti dall’esistenza, di riconoscere la valenza delle forme di conoscenza di cui essa lo rende partecipe. Proprio queste ultime, invece d’essere indirizzate dall’uomo per custodire l’ambiente, la dimora che lo accoglie, vengono adoperate per distruggere e autodistruggersi in nome di un consumismo stolto e senza senso, di una routine quotidiana del “produci-consuma-crepa”. L’arroganza che sovrasta l’uomo lo spinge a credersi in grado di dominare gli elementi della natura: l’acqua, il fuoco, l’aria, la terra. Elementi magistralmente interpretati da Arabella Scalisi (danzatrice contemporanea palermitana), Raffaele Riggio (funambolo), Myrea Cataldo (acrobata aerea), Lucy Brusadianoski (acrobata). C’è ancora tempo per potersi redimere, l’uomo può e deve uscire da ogni logica del disfacimento. È appunto questo il messaggio finale: è necessario liberarsi immediatamente dai bisogni distorti che perpetuano l’aggressività, l’ingiustizia, la miseria. Il piacere che deriva nel soddisfarli, direbbe Herbert Marcuse, non può più essere conservato e protetto. “L’idea dello spettacolo -afferma Josh Rizzuto- è nata dal sentimento di fastidio generato dal ritrovarsi coinvolto in situazioni e contesti impossibili da controllare e dalla voglia di rinascita, di un ritorno ad una umanità in armonia con la natura, con la sua gaiezza, con i sui ritmi eleganti, con i suoi inaccessibili misteri.” Il cast dello spettacolo, co-prodotto da Circ’Opficio e dal Teatro Apposto, è davvero eccezionale, agli artisti sopracitati bisogna accostare il giocoliere, danzatore, acrobata e attore Lorenzo Covello che interpreta “l’uomo”, figura nevralgica della rappresentazione di circo/teatro; il tutto è, inoltre, impreziosito dagli impattanti effetti interattivi e multimediali, dai costumi realizzati da Marika Riggio, dalle musiche e da una coreografia a dir poco affascinante. Per le repliche bisognerà aspettare la prossima stagione (2025/2026) del Teatro Apposto tenendo sott’occhio il suo sito per non rischiare di perdere uno spettacolo emblema del circo contemporaneo in cui lo spettatore, oltre a godere delle abilità circensi degli artisti, è spinto a riflettere su tematiche scottanti e impellenti che lo riguardano direttamente. Vincenzo Tumminello