“Mignon”: tra ironia ed erotismo l’artista Fester Nuccio espone a Palermo
Pubblicato il 30/12/2021 |
Categoria: Società e Cultura
"Mignon", la personale di Antonio Gregorio Maria "Fester" Nuccio è la mostra curata da Danilo Maniscalco, presso la galleria di Arèa nella storica piazza Rivoluzione di Palermo, dal 28 dicembre 2021 al 14 gennaio 2022.
L’esposizione si snoda nella sala espositiva del piano primo di Arèa in cui si alternano centinaia di volti femminili e maschili, sante e personaggi storici, coppie di amanti e coppie di lussuriosi e lussuriose che attendono di mostrarsi per quel che rappresentano: istantanee di condivisione di passioni e pulsioni antropiche.
Il desiderio dell’artista palermitano di tornare ad esporre nella città natale, dopo l’ultima sua personale del 2017, trova in questa location il giusto contenitore. Arèa è un luogo urbano dalla notevole carica identitaria in cui i flussi turistici e cittadini incrociano in piena osmosi l’offerta culturale dello spazio polifunzionale della galleria palermitana di Giovanni Lo Verso.
L’esposizione
178 dipinti di vario, ma piccolo, formato. Le opere sono tutti oli su tela raffiguranti volti femminili e maschili, santi e personaggi storici, coppie di amanti e coppie di lussuriosi e lussuriose che attendono di mostrarsi per quel che rappresentano: istantanee di condivisione di passioni e pulsioni antropiche; e, tra loro, a spiccare saranno due dittici dedicati al lusso e la voluttà della Belle èpoque, ritraenti per la prima volta insieme in chiave di antitesi: Donna Franca e Ignazio Florio da un lato e dall’altro Ernesto Basile e Donna Ida Negrini Basile.
“Mignon” è visitabile da martedì a sabato dalle ore 11.00 alle ore 19.00 e la domenica dalle 12.00 alle 17.00 prenotandosi al numero +39 338 888 7303. Nel rispetto delle norme anti-Covid vigenti, i visitatori dovranno essere forniti di Green Pass.
“La mostra – spiega Danilo Maniscalco – il cui titolo tradisce già la dimensione micro e particellare delle opere che saranno esposte, rappresenta, nell’idea dell’artista, un tributo al bisogno di leggerezza e frugalità. Scherzare, amare, scoprire e sperimentare, continuano ad essere attività sensoriali indispensabili persino oltre l’abbrutimento imposto da mascherine e distanze. “Mignon” vuole rappresentare il desiderio concreto di evasione da una realtà a tratti distopica”.
“La cifra stilistica di Antonio si è evoluta dopo 2 anni di pandemia. Da questa mostra il pubblico si deve aspettare tanto divertimento e tanto figurativismo in chiave “pop”, ma soprattutto una grande ironia che farà rilassare dopo tutto questo casino degli ultimi tempi”, conclude.