Arrivano i daspo per i tifosi del Palermo che hanno partecipato agli scontri dell’1 settembre
Pubblicato il 25/09/2024 |
Categoria: Quattrocanti Magazine
Le indagini della Polizia sulla violenta rissa avvenuta domenica 1 settembre c.a. (prima della partita con il Cosenza) tra una trentina di facinorosi tifosi rosanero, si è conclusa con il provvedimento di Daspo, emesso dal questore Maurizio Calvino, nei confronti di sei persone, due delle quali minorenni.
La colluttazione è scoppiata nei pressi dello stadio “Renzo Barbera”, in piazza Giovanni Paolo II, dove, prima di ogni gara del Palermo giocata in casa, viene allestita l’area food.
I tifosi coinvolti si sono fronteggiati con calci, pugni e utilizzando le aste delle bandiere, le cinture, il lancio di bottiglie. Alcuni di loro, per curare le ferite causate dalle percosse, sono dovuti ricorrere alle cure dei medici del vicino pronto soccorso dell’ospedale “Villa Sofia”.
Le immagini registrate da un residente mostrano scene angoscianti che hanno impaurito e lasciato sgomenti quanti attraversavano la piazza teatro degli scontri per accedere allo stadio.
Le cause che hanno acceso gli animi non sono del tutto chiare. Si presume che siano legate a dissidi storici tra gli ultras della Nord e della Sud riaffiorati durante la trasferta a Cremona del 27 agosto c.a. quando un tifoso senza scrupoli ha sottratto ad una bambina la maglietta che il centrocampista del Palermo Alexis Blin le aveva donato.
Il Daspo, valido per una durata che varia a secondo del provvedimento da uno a tre anni, riguarderà tutti gli eventi calcistici del Palermo e tutti gli spazi vicini agli stadi in cui la squadra siciliana dovrà disputare le gare.
Speriamo che durante questo periodo di lontananza dagli stadi questi tifosi possano capire che la violenza, come diceva Isacc Asimov, “è l’ultimo rifugio degli incapaci”.
Gli ultras, che sono l’anima del Palermo calcio, coloro che, con immensi sacrifici e le bandiere al vento, non fanno mai mancare il supporto alla squadra della nostra città, che ci rendono fieri e orgogliosi quando con i loro cori e le loro coreografia lasciano incantati anche le tifoserie delle altre città, non possono più lasciarsi intaccare da episodi del genere.
Vincenzo Tumminello