Pubblicato il 18/01/2025 | Categoria: Trailer Cinema
Attilio è un diciassettenne che vive nel quartiere Traiano di Napoli. Con il padre appena uscito dal carcere, per guadagnare qualcosa accetta di fare da guardiano ad Anastasia, una giovane prostituta che viene dall'Est Europa. Progressivamente tra i due nasce un sentimento che spingerà il ragazzo a fare delle scelte.
Pistone, nel passaggio dal cortometraggio al lungo, conferma le qualità già manifestate.
Gli appassionati di cinema ricorderanno certamente L'intervallo di Leonardo Di Costanzo. Il plot di base, con location sempre a Napoli, era simile. Due adolescenti costretti a una vicinanza inattesa. Uno nel ruolo di carceriere e l'altra in quello di guardata a vista. Pistone è certamente consapevole di questo precedente ma riesce a sviluppare la propria narrazione in maniera assolutamente originale. A partire dal bianco e nero con cui porta sullo schermo il quartiere Traiano della città, sottolineandone la consistenza quasi di non luogo in cui far crescere dei futuri adulti in grado di scegliere il proprio futuro. Quello spiazzo in cui Attilio, nell'auto o fuori di essa sorveglia Anastasia diviene quasi simbolico di un vuoto esistenziale che non si aspetta neppure più di trovare un riempimento. Lo trovano invece, passo dopo passo, i due protagonisti. Di Anastasia acquisiamo quelle poche informazioni che il ragazzo, acquisendone la confidenza, riesce ad ottenere. Di Attilio invece conosciamo la situazione familiare e la sensazione di avere dinanzi a sé un futuro già gravato dal peso di una presenza paterna incapace di risollevarsi dagli eventi che lo hanno condotto in carcere, tra cui emerge un debito economico ancora da saldare. Pistone, non nascondendo i propri riferimenti cinematografici (Escalante e il Cuaron delle origini) apre questa ricerca di una possibile speranza con i tuffi di Attilio e dei suoi coetanei. Il gettarsi nel vuoto della vita che li circonda è la forma di rito iniziatico collettivo che hanno trovato. Loro e tra loro lui, il Bambino come lo chiama un'Anastasia che si è vista gettare sulla strada dopo aver inseguito chissà quale sogno che a casa credono si stia trasformando in realtà. Lei non si sente più interiormente adeguata all'età cronologica perché costretta a crescere troppo in fretta e nella maniera più sbagliata. Lui crede ancora di poter costruire un futuro diverso.