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Crisi idrica: Sicilia come Marocco ed Algeria

Pubblicato il 15/02/2024 | Categoria: Quattrocanti Magazine

Crisi idrica: Sicilia come Marocco ed Algeria
I cambiamenti climatici mettono a dura prova la nostra isola. La temperatura è in continuo aumento e gli ultimi sei mesi sono stati tra i più aridi degli ultimi cento anni. Le zone più interessate dalla siccità sono quelle delle province di Caltanissetta, Catania, Enna, Palermo e Trapani. Nella provincia di Palermo le situazioni più critiche risultano nei serbatoi Rosamarina di Caccamo e Piana degli Albanesi in cui si registra una diminuzione dei volumi di circa un terzo rispetto al 2023. In queste condizioni di carenza idrica è chiaro che l'agricoltura si trova in ginocchio; manca l'acqua per irrigare le colture e per salvaguardare gli allevamenti zootecnici rimasti senza foraggio verde e con scarse scorte di fieno. L'apprensione aumenta se si pensa che, senza l'arrivo delle piogge, nei mesi estivi il deficit idrico potrebbe essere drammatico. Di fronte a questa preoccupante condizione, il governo Schifani, venerdì 9 febbraio c.a., ha dichiarato lo stato di calamità naturale da siccità nell'intero territorio regionale. “La situazione meteorologica degli ultimi mesi - dice l'assessore all'Agricoltura Luca Sammartino - ha comportato una notevole diminuzione dei volumi d'acqua negli invasi impedendo una regolare irrigazione dei terreni.” In una nota della presidenza si legge: “ La Sicilia è l'unica regione d'Italia e tra le poche d'Europa in zona rossa per carenza di risorse idriche. Stessa situazione si ritrova in Marocco e Algeria”. Non bisogna dimenticare che, in Sicilia, oltre alla mancanza di piogge abbiamo le reti idriche in condizioni pietose. Secondo le stime dello studio Istat sulle infrastrutture idriche siciliane, a Siracusa si perde il 67% dell'acqua immessa nella rete, a Messina il 52%, a Catania il 51%, a Palermo il 42%. Anche il governo nazionale sembra prendere consapevolezza del problema idrico e, l'1 marzo c.a., con un decreto legge ha designato un commissario e una cabina di regia per affrontare l'emergenza. Si spera che presto vengano presi altri provvedimenti per sopperire alla mancanza di politiche idriche adeguate. Vincenzo Tumminello