Pubblicato il 21/11/2022 | Categoria: Giovani & Scuola
Per trovare delle soluzioni al problema della violenza in classe si sta lavorando all'istituzione di "un tavolo" che prenda in considerazione sia la didattica personalizzata, lo psicologo, sanzioni più efficaci, o la chiamata alla responsabilità dei docenti, famiglie e ragazzi. Sui Neet, giovani che non frequentano una scuola, nè ricevono formazione, il ministro ha anticipato che lancerà "una proposta nei prossimi giorni affinché questi ragazzi assolvano quantomeno a un obbligo formativo". "Non possiamo accettare - ha aggiunto - che centinaia di migliaia di giovani vivano alle spalle delle famiglie e della società. Questo è uno dei drammi più gravi che riguardano la nostra gioventù: ragazzi che non hanno la voglia di vivere e che galleggiano. Noi è lì che dovremo intervenire". AGIServe una soluzione per contrastare gli episodi di violenza in classe, prevedendo delle sanzioni nei confronti degli studenti che non rispettano le regole: una cosa che mi è sempre parsa molto valida sono i #lavori socialmente utili. L’ho detto oggi a “Italia-Direzione Nord”. pic.twitter.com/6SufmJFcYy
— Giuseppe Valditara (@G_Valditara) November 21, 2022