Quasi 500 persone, soprattutto studenti degli istituti scolastici cittadini, hanno preso al sit-in del 18 gennaio a Castelvetrano, per esprimere il "grazie" a forze dell'ordine e magistratura.
Dopo l'arresto di Matteo Messina Denaro questa è la seconda iniziativa organizzata a Castelvetrano, città natale del boss.
"La notizia del boss finito in cella è stata una notizia inaspettata che oggi ci da tanto sollievo - ha detto Tania Barresi, dirigente scolastico dei licei cittadini - speriamo adesso che l'arresto del boss serva per svegliare le coscienze e cancellare la paura".
In piazza anche i rappresentanti di 'Libera' e delle forze dell'ordine. "Alla notizia dell'arresto il mio petto si è riempito di orgoglio - ha sottolineato Miriam Licata, vice presidente del Comitato provinciale studentesco - fino ad ora siamo stati etichettati tutti come mafiosi ma non lo siamo, soprattutto noi ragazzi. Gli adulti non hanno la nostra stessa consapevolezza - ha aggiunto la giovane - perché hanno vissuto in un'epoca in cui vigeva il rispetto. Loro devono dare insegnamento a noi ragazzi che la mafia deve essere combattuta".
"I cartelloni oggi esposti dai ragazzi in piazza spiegano, in estrema sintesi, come è cambiata la mentalità - ha affermato il sindaco Enzo Alfano - la mafia a Castelvetrano non è affatto finita, dobbiamo continuare a fare il nostro lavoro, ad assumerci le nostre responsabilità, nel rispetto della legalità.
Solo così riusciremo a sconfiggere la mafia".
Fonte: ANSA
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