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Palermo, giovane ucciso in una rissa a Balestrate. Il gestore della discoteca: "La rissa è avvenuta fuori"

Pubblicato il 14/01/2024 | Categoria: Palermo News

Palermo, giovane ucciso in una rissa a Balestrate. Il gestore della discoteca: "La rissa è avvenuta fuori"
Un ragazzo di 20 anni è morto nella notte tra sabato 13 e domenica 14 gennaio per le lesioni riportate durante una rissa avvenuta davanti alla discoteca Medusa di Balestrate, nel palermitano. La Procura di Palermo, come apprende l'Adnkronos, ha aperto una inchiesta per omicidio.

Il giovane, Francesco Bacchi, è morto all'ospedale di Partinico, dove era stato trasportato dopo i primi soccorsi. Era il figlio di Benedetto (detto Ninì) Bacchi, il "re delle scommesse" finito tempo fa nell’inchiesta Game Over. Intanto i carabinieri stanno cercando di ricostruire quanto accaduto. Sembra che il ragazzo sia caduto a terra dopo avere ricevuto un calcio e poi abbia ricevuto altri calci in testa.

Gestore discoteca: "Rissa avvenuta fuori dal locale"

"All'interno della discoteca non c'è stata alcuna rissa e ci sono oltre 400 persone a poterlo confermare, oltre alle 60 persone che lavorano con noi e il personale della Siae. E' stata una serata tranquilla. Tanto è vero che alle 3 abbiamo mandato via l'ambulanza privata che teniamo sempre davanti al locale. Perché era tutto tranquillo. Solo alle 3.05, quando il locale era già chiuso, abbiamo saputo quello che era successo fuori dalla discoteca, a circa 200 metri di distanza. E abbiamo dato soccorso al ragazzo. L'ambulanza è arrivata dopo circa un'ora...". A parlare con l'Adnkronos è Christian, il gestore della discoteca Medusa di Balestrate. Il gestore continua a ribadire che la rissa "non è avvenuta dentro il locale ma fuori, ci sono anche le telecamere di videosorveglianza che possono testimoniarlo".

"Noi abbiamo personale qualificato in più proprio per mantenere un certo tipo di sicurezza - aggiunge il gestore - talmente la serata era tranquilla che, come dicevo, l'ambulanza è andata via pochi minuti prima che accadesse quella tragedia". Christian si trova ancora all'interno del locale, con i carabinieri della Compagnia di Partinico e il Nucleo investigativo di Palermo. "C'era il controllo della Siae e un pubblico ufficiale Siae che possono garantire che dentro non è successo nulla. Anche perché c'erano davvero poche persone e si conoscevano tutti". Il locale è aperto da circa un mese. "Questa era la quinta serata...", dice il gestore.

E sottolinea: "La rissa è avvenuta fuori dal locale, all'angolo di un palazzo. Noi non possiamo mica presidiare tutto il paese, nessuno si aspettava una tragedia come questa, dentro gli animi erano tranquilli...". "Non c'è stata alcuna discussione all'interno del locale - dice - Ce ne saremmo accorti. Il vero problema è legato al fatto che ci sono ragazzi che non entrano in discoteca ma che sostano tutta la serata fuori, con alcol che portano da casa o che comprano altrove. Anche perché noi non possiamo vendere il vetro dopo le 23. Invece fuori ci sono bottiglioni di vino e altri alcolici. La gente viene già bevuta".

"Alle 3.05 siamo arrivati dove c'era il ragazzo che era a terra - dice ancora - abbiamo prestato noi i primi soccorsi, e fatto un cordone". "I carabinieri hanno fatto i rilievi e non c'era segno di sangue da nessuna parte - dice ancora - ripeto il locale è pieno di telecamere. Purtroppo quando succede qualcosa la colpa è sempre della discoteca, sono qui da ieri pomeriggio e non sono ancora andato a casa. Il mio pensiero va a quella famiglia che ha perso un figlio così giovane".

Meno di un mese fa un altro morto in discoteca

Lo scorso 21 dicembre un altro giovane, Lino Celesia, era stato ucciso, a colpi di pistola, in una discoteca nel centro di Palermo. Un altro ragazzo ucciso in discoteca nel palermitano, un altro giovane morto durante una serata all'insegna del divertimento.

Proprio ieri il Tribunale del Riesame ha confermato la misura cautelare a carico del 17enne accusato dell'assassinio di Celesia. Il minorenne ha confessato di avere sparato a Lino Celesia il 21 dicembre scorso, all’interno della discoteca Notr3 di via Pasquale Calvi. La Procura dei Minori contesta al ragazzo anche l’aggravante dei futili motivi.

Il sindaco di Partinico: "Test per ingresso in discoteca"

"Siamo sconvolti. Sono senza parole. E' successo ancora. Non è più possibile che tanti ragazzi perdano la vita nelle discoteche, è necessario prendere delle misure drastiche. E' successo un anno e mezzo fa, sempre a Balestrate, e di recente anche a Palermo. Siamo indignati davanti a questo martirio quotidiano. E' assolutamente necessario che i controlli vengano fatti preventivamente. Perché oggi molti ragazzi bevono e tirano. Servono i test all'ingresso delle discoteche e basta". A dirlo all'Adnkronos è Pietro Rao, il sindaco di Partinico (Palermo), il piccolo comune da cui proveniva Francesco Bacchi.

"L'ingresso in discoteca deve essere vincolato a un test, solo così potremmo evitare altre morti assurde - dice ancora il sindaco Rao - Il consumo di alcolici deve essere limitato. Questi test ormai si trovano al supermercato, deve diventare una condizione fondamentale per l'accesso alle discoteche. Non solo, le discoteche devono dimostrare di avere un servizio d'ordine qualificato e sostenuto per il controllo, altrimenti è la fine, è meglio chiudere". La discoteca 'Medusa, dove è morto il ragazzo è stata aperta appena un mese fa.

"Mio figlio ha 24 anni e non va più in discoteca perché l'anno scorso è stato testimone di un fatto assurdo, qualche giovane aveva iniziato a importunare la sua fidanzata e lui ha alzato i tacchi e se n'è andato. E non ci è più tornato", aggiunge il sindaco di Partinico, Pietro Rao. "Altrimenti non è più un luogo dove divertirsi ma un luogo di perdizione - aggiunge il sindaco di Partinico - dove per perdizione si intende perdere l'autocontrollo. Non siamo più nelle condizioni di gestire una cosa del genere. Io lo so che producono un indotto e che fanno socializzare ma uccidere le persone no. Basta morti in discoteca".

Fonte: Adnkronos