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Palermo Pride 2024 e la polemica in Consiglio Comunale di Palermo

Pubblicato il 20/02/2024 | Categoria: Quattrocanti Magazine

Anche quest'anno Palermo ospiterà il Pride. Il colorato e allegro corteo sfilerà per le strade del centro storico sabato 22 giugno per riaffermare ed esigere il riconoscimento dei diritti della comunità lesbica, gay, bisessuale, transgender, queer, intersessuale e asessuale. Una manifestazione piena di significati che affonda le sue radici nella notte tra il 27 e il 28 giugno 1969 in cui una violenta retata della polizia newyorkese ha provocato una delle sommosse più importanti della comunità LGBT di allora. Il tema di quest'anno sarà la violenza di genere e maschilista. A tal proposito è bene ricordare  che da ottobre 2022 a novembre 2023 sono state uccise nel mondo trecentoventuno transgender (trecentoventisette l'anno precedente), tre delle quali in Italia (Naomi Cabral, Marta Torres e una terza di cui non è stata possibile l'identificazione). Nel nostro Paese vivono circa cinquecentomila transessuali ma, secondo uno studio realizzato da IIga Europe e Transgender Europe in collaborazione con l'Unione Europea, l'Italia si trova al trentaquattresimo posto (su quarantanove) per politiche di inclusione. Seguono Ucraina, Romania, Bulgaria. Eppure questi dati sembrano non scalfire le forze politiche che sostengono il sindaco Lagalla in Consiglio tanto che si dissociano e bocciano l'adesione al Palermo Pride (Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia). Una decisione riprovevole per i tantissimi palermitani che hanno voglia di manifestare la propria attenzione ai diritti civili, alla libertà e alla dignità delle persone (l'anno scorso più di cinquemila persone hanno partecipato al corteo) e imbarazzante per Lagalla che, pur avendo patrocinato e partecipato attivamente alla manifestazione 2023, si trova schiacciato dal peso della destra più estrema. Ne è prova la dichiarazione rilasciata dalla capogruppo leghista Sabrina Figuccia: “La bocciatura, da parte del Consiglio comunale, dell’ordine del giorno sull’adesione del Comune al Gay Pride di Palermo, pone luce su una divergenza tra le posizioni del sindaco Lagalla, che lo scorso anno ha deciso di partecipare attivamente a questa storica manifestazione, dando il suo patrocinio, e la sua maggioranza. Come capogruppo della Lega, ho espresso la mia posizione in modo netto e categorico, sia su quest’ordine del giorno, che sulla mozione sui diritti dei figli nati da famiglie omogenitoriali. (...) Mi auguro che il sindaco ricordi ancora quali sono i partiti che hanno permesso alla sua amministrazione di governare la città di Palermo.” Quest'ultimo monito può somigliare ad una minaccia? Vincenzo Tumminello