Palermo senza Leoluca Orlando. Grazie sindaco "Ollando"
Pubblicato il 19/06/2022 |
Categoria: Quattrocanti Magazine
Con l'insediamento a Palazzo delle Aquile di Roberto Lagalla, in programma lunedì 20 giugno, si chiude un capitolo importante per Palermo. Leoluca Orlando è stato il “sindaco 0llando” per tutti quei palermitani che gli riconoscevano, confidenzialmente, quelle doti di buon “padre di famiglia”. Un’accezione che rimane e rimarrà nel tempo. Si, perchè in tutti questi lunghi anni, ad Orlando va riconosciuto il merito di aver fatto ciò che un politico può e deve fare: imprimere un segno tangibile e farlo diventare “visione”, cui tendere.
Per cinque volte è stato eletto sindaco, la prima nel 1985, le altre quattro (1993, 1997, 2012, 2017) dopo l'entrata in vigore della legge sull'elezione diretta del sindaco. In tutti questi anni, dimostrando di saper guardare lontano, l’ormai ex sindaco ha impresso cambiamenti civili, culturali, sociali. E non è stato poco. E’ vero, nell’ultimo periodo non ha brillato nell’affrontare l’ordinario, ma è assolutamente ingeneroso, da parte di qualcuno, denigrare il più possibile, per partito preso.
Con lui Palermo ha avuto la possibilità di essere città europea, e far venir fuori il meglio, con le sue possibilità inespresse. E quella bellissima “Primavera di Palermo”, esperienza indimenticabile, rimarrà come segno nei cuori di ogni palermitano.
A Palermo l'accoglienza e l'integrazione sono stati valori irrinunciabili. Così come la scelta della mobilità sostenibile, che è irreversibile.
L’ultimo atto politico è di pochi giorni fa: è stata salvaguardata l'occupazione di oltre 500 lavoratori Almaviva-Covisian. L’ultima battaglia vinta sui diritti dei lavoratori.
Adesso il prossimo inquilino di Palazzo delle Aquile dovrà fare i conti con questa “visione”, con questo spessore culturale e politico che ci ha contraddistinto, perchè in questo percorso di cambiamento si può e si deve guardare solo avanti. Non si può tornare indietro.
Giuseppe Gargano