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Paolo Sorrentino a Palermo

Pubblicato il 03/11/2024 | Categoria: Quattrocanti Magazine

Paolo Sorrentino a Palermo
Il talentuoso regista napoletano Paolo Sorrentino, noto per l’originalità con cui affronta i temi proposti nei suoi film, è atteso domani, 4 novembre, a Palermo, alle 21.30, al Cinema Tiffany in occasione della proiezione di Parthenope, suo ultimo capolavoro. Incontrare uno dei registi contemporanei più importanti e significativi del panorama cinematografico mondiale sarà un'occasione unica per tutti gli appassionati di cinema. Purtroppo i biglietti disponibili per accedere alla sala di proiezione sono già stati tutti venduti. L’ultimo capolavoro del regista Sorrentino, unico film italiano presentato in concorso al Festival di Cannes, racconta le vicende di una donna, Parthenope, dalla nascita, avvenuta negli anni Cinquanta, fino ai giorni nostri. Parthenope – interpretata dalla magnifica Celeste Dalla Porta – nasce, come nel mito greco della sirena omonima da cui si originerebbe Napoli, dentro le acque del mare. La ragazza, crescendo, grazie alla sua bellezza, incanta e soggioga chiunque la frequenti, persino il fratello maggiore Raimondo (Daniele Rienzo) con il quale sfiora un incesto. Addentrarsi nella trama, comunque, sarebbe mera prolissità perché è nel sottotesto che si coglie la magnificenza del film e del pensiero creativo e geniale del suo regista. Un film ricco di rimandi e riflessioni; un film surreale e reale, autentico e mitologico; un film impossibile da definire e cogliere nella sua interezza coerentemente con il tema che affronta: l’esistenza, con le sue infinite sfaccettature (la libertà, il mistero della femminilità,  il fascino per la bellezza, il desiderio sessuale, l'amore, l'arte, il tempo, la memoria, la frustrazione, il disinteresse, il sentimento di appartenenza alle proprie origini, ecc.). Un’intensa opera filosofica, un trattato di esistenzialismo e/o di fenomenologia dell’esistenza. Parthenope rappresenta anche l’anima inquieta e complessa di Napoli, città che fa da sfondo al racconto, con la sua bellezza struggente e la sua anima tormentata. Con i suoi vicoli angusti in cui governa la criminalità, i suoi palazzi decadenti e la sua anima vibrante diventa il luogo per eccellenza in cui le contraddizioni umane si manifestano in tutta la loro complessità. Parthenope diventa, così, un invito a riscoprire la nostra città interiore, a tentare di scoprirne il senso nella consapevolezza che ogni ricerca è un viaggio senza fine ma, allo stesso tempo, un percorso che ognuno di noi non può non compiere. Vincenzo Tumminello