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Per gli alunni con disabilità una sentenza del Consiglio di Stato legittima ad abbassare le ore di assistenza scolastica previste dal PEI

Pubblicato il 06/09/2024 | Categoria: Giovani & Scuola

Siamo alla vigilia del rientro sui banchi di scuola e già una “tegola” si abbatte sugli studenti con disabilità e le loro famiglie. Una sentenza del Consiglio di Stato, emanata lo scorso agosto, infatti, rischia di legittimare gli enti locali ad abbassare il monte ore di assistenza scolastica previste dal Piano Educativo Individualizzato (PEI). Il Consiglio di Stato, infatti, con la sentenza n.7089/2024, relativa al ricorso n.1798/2024 presentato da una famiglia di un alunno con disabilità a cui sono state ridotte le ore di assistenza scolastica, ha stabilito il principio che in tema di ore di assistenza scolastica assegnate all’alunno/a con disabilità previste nel PEI, è necessario subordinare il diritto all’inclusione scolastica ai limiti di bilancio degli enti locali. Così facendo solo se il bilancio dei Comuni e delle Città Metropolitane lo consentirà vi sarà il diritto all’inclusione scolastica e sociale degli alunni con disabilità. Ma questa sentenza n. 7089/2024, alquanto discutibile, si pone in antitesi con quanto, invece, affermato dalla Corte Costituzionale in un’altra sentenza, la n. 275 del 2016 che al contrario prevede espressamente che il diritto allo studio degli alunni con disabilità deve prevalere sui vincoli di bilancio. Il 16 Dicembre 2016 la Corte costituzionale, infatti, depositava la sentenza n° 275/16 che sanciva l’incostituzionalità di una norma della Regione Abruzzo concernente le spese per il trasporto a scuola degli alunni con disabilità. Del resto, è normale pensare che il diritto allo studio deve prevalere sui vincoli di bilancio, e che la sentenza n.7089/2024 rappresenta un pericoloso regresso nel campo dell’inclusione, rischiando di rallentare o cancellare le conquiste che faticosamente sono state fatte negli ultimi tempi. La tutela dei diritti, del resto, dovrebbe essere sempre riconosciuta, così come si afferma nel recente decreto legislativo del 3 maggio n. 62/2024 dove si assicura l’attivazione di sostegni utili al pieno esercizio dei diritti e la rimozione di tutti gli ostacoli, nei vari contesti di vita liberamente scelti dalla persona. Vincenzo Gargano