"Questo Festino – dice l’Arcivescovo, Mons. Corrado Lorefice, - soprattutto dopo gli anni di pandemia, con le conseguenze psicologiche, relazionali, economiche, sociali che ha causato – non può e non deve essere un motivo di evasione, di alienazione. Ma motivo di autentica festa. Ci chiede di cantare insieme – forti di un ritrovato senso comunitario e fraterno della vita – un inno di liberazione che nasca da cuori e mani che hanno deciso di coinvolgersi in un cammino di liberazione e di rinascita di questa nostra città amata da Rosalia. Amata da tutti noi, tranne da chi la vuole tenere in schiavitù. S. Rosalia vegli ancora su Palermo, dall'alto di Monte Pellegrino e dal Piano della nostra Cattedrale. Vegli su questa città e il suo vegliare sia nostra forza nell’impegno di dare motivi autentici e concreti di fiducia e di gioia ai nostri cari concittadini e alle nostre care concittadine".
Il Sindaco di Palermo, Roberto Lagalla aggiunge - “Il ritorno del Festino lungo il Cassaro e al piano della Marina, vuole essere una potente, coinvolgente, corale ed emozionale rappresentazione della volontà di rinascita della città dopo i tempi cupi della pandemia, attraverso la comparteci- pazione creativa di diverse azioni orchestrate in una visione di futuro che pretende l’alleanza di tutte le energie della città, delle istituzioni e della comunità, e che usa e miscela tutte le compo- nenti di una città intimamente cosmopolita, rimettendo insieme le diverse parti in un processo di potente integrazione, come avviene durante il bellissimo affollamento della processione del Festino”.
“CANTO CONTRO LA PESTE” è il titolo di questa edizione e “Nove orchestre e una preghie- ra” è il sottotitolo e la sintesi del programma artistico, un mosaico di contributi donati dalle prin- cipali istituzioni culturali della città. Per mettere in atto questa azione corale il Comune di Palermo ha attivato un gruppo di lavoro interno all’amministrazione (con il coordinamento organizzativo di Gaspare Simeti) e un comitato di direzione artistica, coordinato da Maurizio Carta, Prorettore dell’Università di Palermo, formato dall’Università degli Studi di Palermo, dalla Fondazione Teatro Massimo di Palermo, dall’Accademia di Belle Arti di Palermo, dalla Fondazione Tea- tro Biondo Stabile di Palermo, dal Conservatorio di Musica di Stato "Alessandro Scarlatti", dalla Fondazione Federico II, dalla Fondazione The Brass Group e dalla Fondazione Sant’Elia, che hanno messo a disposizione le loro risorse umane, culturali e artistiche. A queste si vanno affiancando in progress altre istituzioni e soggetti culturali della città metropolitana con l’obiettivo di dar vita a un Festino che sia espressione di un modo collettivo di governo della città e di una politica che guarda al bene comune.
Del lunghissimo elenco di protagonisti impegnati lungo il Cassaro, nelle nove stazioni previste dal percorso del Carro, fanno parte tra gli altri: Pamela Villoresi e Salvo Piparo (voci recitanti sul Carro), Miriam Palma, Maurizio Maiorana e Marta Piazza (voci soliste sul carro); i cori e le or- chestre giovanili del Teatro Massimo (circa 160 elementi tra Kids e Youth Orchestra, Coro di voci bianche, Coro Arcobaleno e Cantoria), dirette dai Maestri Michele De Luca e Salvatore Punturo; la Marching Band del Brass Group; i professori e gli allievi dei Conservatori di Palermo (orchestra sul carro trionfale e Festinello); i professori e gli allievi del Conservatorio di Trapani (Festinello); gli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Palermo (immagine coordinata del Festino, videomap- ping sulla facciata della Cattedrale, costumi, scenografie e light design) guidati dai docenti Fabrizio Lupo, Fausto Gristina, Luca Pulvirenti, Francesca Pipi, Martina Pecoraino, Sergio Daricello, Massimo Tomasino; la Fanfara dei Bersaglieri di Trapani guidata dal Sergente Maggiore Giuseppe Blunda; la Banda dei Tamburinari della Famiglia Auccello e tanti altri ancora ...
Per questa edizione del Festino di Santa Rosalia sarà realizzato un documentario a cura del Cen- tro Sperimentale di Cinematografia - Scuola Nazionale di Cinema-Sede Sicilia che “racconte- rà il fervore dell’attesa di una città che finalmente potrà rivivere con pienezza l’evento nel quale i palermitani si riconoscono ormai da 398 anni. I medici, gli infermieri e tutti coloro che ci hanno protetto in questo lungo periodo di contagi, si ritroveranno, insieme ai cittadini, nel cuore di un racconto che restituirà il sapore di un evento storico indimenticabile”.
PROGRAMMA