4Canti

Primarie Pd 2023, vince Elly Schlein. Adesso la svolta. Chi è Elly Schlein, nuova segretaria del PD

Pubblicato il 27/02/2023 | Categoria: Quattrocanti Magazine

Primarie Pd 2023, vince Elly Schlein. Adesso la svolta.  Chi è Elly Schlein, nuova segretaria del PD
"Saremo un bel problema per il governo e per Giorgia Meloni, perché adesso il nostro impegno è quello di organizzare l'opposizione nel Parlamento e nel Paese". Così Elly Schlein che, vincendo le primarie del Pd 2023. "Abbiamo fatto una piccola grande rivoluzione. Anche stavolta, non ci hanno visto arrivare ", ha sottolineato aggiungendo: "Questo voto dimostra che il popolo democratico c'è ed è vivo". "Questo voto è un mandato chiaro per il cambiamento", ha detto ancora Elly Schlein. "Un popolo si è riunito e ha risposto alla nostra chiamata, la nostra responsabilità è quella di non tradire mai questa fiducia", ha quindi affermato. “Non sarà un cammino facile, ma tutti insieme ce la faremo”, ha detto ai suoi sostenitori che si sono riuniti al comitato sulla Prenestina e che l’hanno accolta al grido di “segretaria, segretaria”. “Vi ringrazio, ho incontrato persone che mi hanno detto, cosa mi hai fatto fare? Erano 30 anni che non prendevo una tessera”, ha raccontato la segretaria dem. “Grazie a ogni singolo comitato, è la vostra vittoria. Il volto più credibile del cambiamento non ero io ma tutti voi”, ha detto Schlein sottolineando: "Il mio impegno è quello per essere la segretaria di tutti". "Le priorità sono il contrasto a ogni forma di disuguaglianza, il diritto a un lavoro dignitoso, la necessità di affrontare con massima urgenza l'emergenza climatica. Dobbiamo ricostruire fiducia là dove s'è spezzata", ha affermato. "E dobbiamo iniziare difendendo la dignità del lavoro; la scuola pubblica, nel momento in cui il governo tace di fronte ad aggressioni squadriste davanti alle scuole. Faremo le barricate contro ogni taglio della sanità pubblica, universalistica. Saremo al fianco di chi lotta per la giustizia climatica, accanto a quella sociale. Lavoreremo per una vera, profonda conversione ecologica" e "non ci daremo pace finché non avremo posto un limite alla precarietà", ha aggiunto la segretaria dem.
Elena Ethel Schlein detta Elly, 37 anni, diventa la prima segretaria donna del Pd (e la più giovane di sempre) coronando un impegno politico cominciato in uno dei momenti più bui della storia del partito, la mancata elezione di Romano Prodi alla presidenza della Repubblica, con gli ormai famigerati 101 franchi tiratori che ne affossarono la candidatura. Per anni blogger del fattoquotidiano.it, Schlein nasce nel 1985 nel canton Ticino, in Svizzera, figlia di due professori universitari: il padre, Melvin, è un politologo americano discendente di una famiglia ebraica askhenazita proveniente dall’odierna Ucraina; la madre, Maria Paola Viviani, è una professoressa universitaria di diritto pubblico, figlia di Agostino Viviani, avvocato antifascista e senatore del Psi negli anni settanta. Ha due fratelli più grandi: Benjamin, che insegna matematica all’Università di Zurigo, e Susanna, diplomatica all’ambasciata di Atene, recentemente vittima di un attentato anarchico. Dopo la maturità a Lugano si trasferisce in Italia, a Bologna, dove studia prima al Dams e poi a Giurisprudenza: si laurea nel 2011 con una tesi in Diritto costituzionale sulla rappresentazione dei migranti in carcere. Prima di dedicarsi alla politica attiva in Italia ha partecipato, come volontaria, alle due campagne che hanno portato all’elezione alla presidenza degli Stati Uniti di Barack Obama. Nel 2014, dopo l’esperienza di OccupyPd seguita alla mancata elezione di Prodi e all’impegno al fianco di Pippo Civati nel congresso, si candida al Parlamento europeo, venendo eletta con 53.681 preferenze: nel corso del mandato si occuperà soprattutto di immigrazione, giustizia fiscale, ambiente e lotta alle mafie. Uscita dal Pd in polemica con la linea politica di Renzi, che definisce “di centrodestra”, è stata tra i fondatori di Possibile. Nel 2020, terminata l’esperienza a Bruxelles, si candida alle regionali alla guida di “Emilia-Romagna coraggiosa“, una lista che raccoglie varie esperienze di sinistra. Qui la sua parabola si incrocia con quella del suo sfidante alle primarie, Stefano Bonaccini, che una volta conquistata la poltrona di governatore la nomina alla vicepresidenza. Nel 2022 Enrico Letta le offre la candidatura nelle liste del Pd, che la porta a Montecitorio. Solo nei mesi scorsi Schlein sceglie di reiscriversi al partito, riprendendo la tessera al circolo della Bolognina, lo stesso dove era cominciata la sua esperienza politica.