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Quale sarà la sfida della VII edizione del Festival delle Filosofie?

Pubblicato il 15/11/2024 | Categoria: Quattrocanti Magazine

Quale sarà la sfida della VII edizione del Festival delle Filosofie?
La VII edizione del Festival delle Filosofie si propone di indagare uno dei fenomeni più complessi, controversi e spigolosi del nostro secolo: l’Intelligenza Artificiale. L’apertura del festival è avvenuta a Palermo sabato 9 novembre al Museo Archeologico Regionale "Antonino Salinas" e gli eventi proseguiranno durante tutti i fine settimana del mese. Il Museo palermitano ospiterà tante iniziative e il festival coinvolgerà anche altri centri della provincia, come Cefalù, Castelbuono e Isnello, e capoluoghi come Agrigento, Enna e Messina. Questo fine settimana, nei giorni di sabato 16 e domenica 17, tra gli eventi che si svolgeranno nella nostra città segnaliamo il laboratorio filosofico per i bambini alla scoperta dei vantaggi e svantaggi dell’IA, la presentazione del progetto “Amici Robot: Intelligenza Naturale vs Intelligenza Artificiale”, il dibattito sull’impatto dell’IA sull’arte, la Conferenza sulla fiducia nei sistemi robotici, la mostra fotografica “Verità manipolate”, lo Spettacolo Teatrale “Idiota” al Teatro Atlante. Per conoscere i luoghi che ospiteranno gli eventi e il programma dettagliato è possibile consultare il sito www.festivaldellefilosofie.it Filosofi come Hubert Dreyfus, John Searle, Alan Turing, Hilary Putnam, Andy Clark e gli italiani Mario De Caro (tra i relatori), Carlo Sini, Telmo Pievani hanno già da tempo sviscerato la tematica dell’IA e delle sue possibili implicazioni ma spesso la lettura dei loro testi, caratterizzati da un linguaggio tecnico e difficilmente decifrabile, risulta ostica per i non addetti ai lavori. Partecipare al festival potrebbe, dunque, essere una preziosa occasione per approfondire in maniera diretta le proprie conoscenze e capacità critiche sull’argomento. Attraverso una serie di dibattiti tra esperti, filosofi e scienziati, workshop, laboratori, mostre e spettacoli si potrà riflettere sulle conseguenze etiche, sociali e metafisiche dell’odierna rivoluzione tecnologica e sarà necessario, soprattutto, affrontare la questione dell’imprenscidibile responsabilità della filosofia di fornire gli strumenti critici per valutare e guidare consapevolmente lo sviluppo dell'Intelligenza Artificiale. È solo nell’analisi di tale necessità, a nostro avviso, che si può cogliere la sfida autentica dell’edizione di quest’anno. Ci aspettiamo, dunque, come anticipato dal Professore Marco Carapezza (direttore scientifico e relatore), che si vada oltre la mera contrapposizione tra le teorie che sostengono e quelle che criticano l’IA. Dissertazioni per ricordare come essa non possega, almeno allo stato attuale, qualità propriamente umane (una vera coscienza e una bussola morale interna, la capacità di  provare emozioni e di dimostrare creatività) o laboratori per palesare i progressi registrati e le infinite potenzialità dell'IA sono ormai talmente risaputi da rischiare di apparire banali. Seguiremo con attenzione il festival per scoprire se le nostre aspettattive saranno soddisfatte e per poter smentire, si spera, quanto pregevolmente espresso dall’illustre scrittore siciliano Fulvio Abbate: “Non c’è festival (letterario) che non grondi di amichettismo, banalità e luoghi comuni, gattini e gattine ciechi estranei al vivente, nient’altro che ditalini edificanti, illusione d’esserci nel mondo delle idee (…) Vincenzo Tumminello