Quarant’anni fa la mafia uccideva il giornalista Pippo Fava. Commemorazione venerdì 5 gennaio a Catania
Pubblicato il 03/01/2024 |
Categoria: Quattrocanti Magazine
Sono trascorsi quarant'anni dall’uccisione del giornalista Pippo Fava, una delle voci più scomode dell'informazione siciliana, che ha raccontato con grande anticipo l’intreccio di potere tra politica, imprenditoria e mafia in Sicilia. Fava fu assassinato la sera del 5 gennaio 1984, vicino al teatro stabile di Catania, con cinque colpi di pistola alla testa; aveva appena lasciato la redazione della rivista I Siciliani, che aveva fondato e diretto.
Fava aveva 59 anni quando fu ucciso, e non fu solo giornalista di forte impegno civile. Era anche scrittore, saggista, drammaturgo. Una delle sue opere più note, "La violenza: quinto potere", era stata portata sullo schermo da Florestano Vancini. Nel 1976 Luigi Zampa aveva tratto un film dal suo romanzo "Gente di rispetto".
Venerdì 5 gennaio 2024, il giornalista e scrittore sarà ricordato a Catania in via Fava, davanti alla lapide dove alle 17 si concentrerà il corteo proveniente da via Roma. Sempre a Catania alle ore 18 presso il Centro culture contemporanee Zo, in piazzale Rocco Chinnici, si terrà il dibattito con il magistrato Sebastiano Ardita, i giornalisti Pierangelo Buttafuoco, Claudio Fava (figlio di Pippo), Michele Gambino, Francesco La Licata. E proprio a La Licata, cronista in prima linea di fatti di mafia, verrà consegnato il Premio nazionale di giornalismo intitolato a Fava.
Vincenzo Gargano