La mattina di questo sabato 15 ottobre si è tinta di una felicità immensa. La piccola migrante di due anni, originaria del Burkina Faso, che durante la traversata del Mediterraneo aveva bevuto l'acqua del mare, e soccorsa a Lampedusa si è risvegliata dal coma e ha riabbracciato la mamma Dina, nel reparto di Terapia intensiva pediatrica dell'ospedale Di Cristina, di Palermo. Per cinque giorni, la piccola ha vagato nel Mediterraneo, su un piccolo gommone insieme ad altre sedici persone a bordo, bevendo solo acqua di mare per sopravvivere.
La madre, in stato confusionale e con diverse ustioni sul corpo, è stata trasportata con l'elisoccorso del 118 al Civico di Palermo. La bambina, già in coma, è andata invece all’ospedale Di Cristina. Adesso sta meglio, anche se ha una polmonite forse dovuta all'ingestione prolungata di acqua di mare", dicono i sanitari.
La bimba appena sveglia, ha chiesto subito di sua madre. Psicologi e assistenti sociali hanno fatto in modo che Dina, ricoverata nel reparto Grandi ustioni, fosse trasportata al Di Cristina. Il primo abbraccio tra mamma e figlia ha fatto scoppiare tutti in lacrime, medici e infermieri compresi.
Madre e figlia fuggivano dalla guerra civile che infuria in Burkina Faso, dove da gennaio si sono registrati due colpi di Stato. Fuggivano dalla povertà e speravano un futuro migliore.
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