Mercoledì 12 febbraio, alle ore 18:00, presso il Piccolo Teatro dei Biscottari, in via dei Biscottari 27, a Palermo, verrà presentato “
Degenerati” (
Navarra Editore) il nuovo libro di
Gino Pantaleone.
Durante l’incontro interverranno: Isidoro Farina, Resp. Eventi Nuova Ipsa; Francesco Scrima, docente e scrittore. Le letture saranno affidate all’Associazione IN CONTRO TEATRO. Sarà presente l’autore.
Nel libro
I Degenerati, Gino Pantaleone ci accompagna in un viaggio attraverso le vite, le opere e le dichiarazioni dei grandi artisti e pensatori che si sono opposti ai regimi dittatoriali. Il titolo richiama l’etichetta dispregiativa attribuita dalla Germania nazista a coloro che si rifiutavano di aderire all’arte propagandistica del regime, elevandosi invece come simboli di resistenza e di libertà intellettuale.

L’opera è strutturata in capitoli tematici che esplorano diverse aree geografiche, analizzando il contesto culturale e politico di ogni continente. Si parte dalle dittature di Gheddafi in Libia e dall’apartheid in Sudafrica, per poi attraversare gli orrori del maccartismo negli Stati Uniti, le repressioni politiche del Messico di Porfirio Díaz, e i crimini dei Khmer Rossi nella Cambogia di Pol Pot. La narrazione tocca anche i regimi totalitari della Cina di Mao Zedong, della Corea del Nord di Kim Jong-un, dell’Indonesia di Haji Suharto e dell’Iran degli Ayatollah, per poi arrivare alla Turchia di Erdogan, alla Grecia di Papadopoulos, alla Germania nazista e all’URSS.
In questo libro, Gino Pantaleone restituisce la voce a figure straordinarie, rievocando non solo la loro arte, ma anche il coraggio con cui hanno sfidato l’oppressione. Tra i protagonisti spiccano nomi come Salman Rushdie, Marjane Satrapi, Quasimodo, Benedetto Croce, Luis Sepúlveda, Isabel Allende, Inti-Illimani, Violeta Parra, Miriam Makeba, Nadine Gordimer, Wole Soyinka, Arthur Miller, Allen Ginsberg, Nazim Hikmet, Orhan Pamuk, Albert Einstein ed Edith Stein.
Con una prefazione di Nicolò D’Alessandro e una postfazione di Aldo Gerbino, il libro non si limita a descrivere le vicende dei suoi protagonisti, ma diventa un manifesto per la libertà di espressione e un atto d’accusa contro tutte le forze che tentano di soffocare il pensiero critico.
È un’opera che invita il lettore a riflettere sul valore della dissidenza e sull’importanza di preservare il libero pensiero in ogni epoca e luogo.
Vincenzo Gargano