Pubblicato il 03/02/2025 | Categoria: Società e Cultura
L’opera è strutturata in capitoli tematici che esplorano diverse aree geografiche, analizzando il contesto culturale e politico di ogni continente. Si parte dalle dittature di Gheddafi in Libia e dall’apartheid in Sudafrica, per poi attraversare gli orrori del maccartismo negli Stati Uniti, le repressioni politiche del Messico di Porfirio Díaz, e i crimini dei Khmer Rossi nella Cambogia di Pol Pot. La narrazione tocca anche i regimi totalitari della Cina di Mao Zedong, della Corea del Nord di Kim Jong-un, dell’Indonesia di Haji Suharto e dell’Iran degli Ayatollah, per poi arrivare alla Turchia di Erdogan, alla Grecia di Papadopoulos, alla Germania nazista e all’URSS.
In questo libro, Gino Pantaleone restituisce la voce a figure straordinarie, rievocando non solo la loro arte, ma anche il coraggio con cui hanno sfidato l’oppressione. Tra i protagonisti spiccano nomi come Salman Rushdie, Marjane Satrapi, Quasimodo, Benedetto Croce, Luis Sepúlveda, Isabel Allende, Inti-Illimani, Violeta Parra, Miriam Makeba, Nadine Gordimer, Wole Soyinka, Arthur Miller, Allen Ginsberg, Nazim Hikmet, Orhan Pamuk, Albert Einstein ed Edith Stein.
Con una prefazione di Nicolò D’Alessandro e una postfazione di Aldo Gerbino, il libro non si limita a descrivere le vicende dei suoi protagonisti, ma diventa un manifesto per la libertà di espressione e un atto d’accusa contro tutte le forze che tentano di soffocare il pensiero critico.
È un’opera che invita il lettore a riflettere sul valore della dissidenza e sull’importanza di preservare il libero pensiero in ogni epoca e luogo.
Vincenzo Gargano