Quelle immagini e video dei ragazzini colpiti dagli agenti a Pisa, dove durante un corteo studentesco improvvisato pro-Palestina che voleva raggiungere piazza dei Cavalieri, dove è la sede centrale dell’Ateneo, è stato fermato da più cariche della polizia, hanno scosso anche Sergio Mattarella che ha chiamato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, per fargli presente - trovandone condivisione - che “l’autorevolezza delle forze dell’ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni”.
Il video con gli studenti chiusi in una strada stretta e colpiti duramente hanno fatto velocemente il giro dei social ed hanno scatenato, fra i tantissimi, anche la reazione del sindaco leghista Michele Conti.
Un messaggio chiaro, dopo le tante proteste da parte di opposizioni e mondo universitario, che già venerdì sera, 23 febbraio, sono scesi in piazza per esprimere solidarietà ai ragazzi e protestare contro l’atteggiamento della polizia.
In serata il capo della Polizia Vittorio Pisani – intervistato al Tg1 – ha detto che “Quando le manifestazioni non sono preavvisate o non vengono condivise con la questura, possono verificarsi dei momenti di criticità, però questi momenti di criticità non possono essere una giustificazione“. Poi ha aggiunto che “Le decisioni che vengono adottate in sede locale sui servizi di ordine pubblico non sono determinate da scelte politiche”.
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