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Estinta interdizione pubblici uffici per Cuffaro, potrà candidarsi

Pubblicato il 17/02/2023 | Categoria: Quattrocanti Magazine

Estinta interdizione pubblici uffici per Cuffaro, potrà candidarsi
L'ex governatore della Sicilia, Totò Cuffaro, ha ottenuto dal Tribunale di sorveglianza di Palermo la completa riabilitazione.
E adesso Salvatore Cuffaro potrà fare politica anche in prima persona. Lo ha deciso il Tribunale di Sorveglianza di Palermo, con un’ordinanza che ha fatto cadere l’interdizione dai pubblici uffici oltre ad altre pene accessorie. L’ex governatore siciliano era stato condannato nel 2010 a sette anni di reclusione per favoreggiamento a Cosa nostra, scontati nel carcere di Rebibbia tra il 2011 e il 2015. Nei mesi scorsi era già arrivata la riabilitazione: adesso, le porte sono aperte anche a una possibile ricandidatura. La novità – La riabilitazione, concessa dal Tribunale di Sorveglianza il 13 settembre scorso, manteneva l’interdizione dai pubblici uffici, rimandando a una nuova valutazione al termine di un periodo di sette anni, in base a quasto previsto dalla cosiddetta legge Spazzacorrotti. Contro l’applicazione di questa norma si è opposto l’ex governatore, assistito dal legale Marcello Montalbano. Oggi l’ordinanza del Tribunale “dichiara l’estinzione della pena accessoria dell’interdizione perpetua da pubblici uffici inflitta con la sentenza emessa dalla Corte di Appello di Palermo in data 23 gennaio 2010”.

"Ho sempre avuto fiducia nella giustizia - dichiara in una nota Cuffaro, attuale commissario regionale della Dc - Amo questa terra e amo la politica. So di aver commesso molti errori e per i quali ho pagato un prezzo altissimo".

"Coltivo il diritto, e credo anche il dovere - prosegue l'ex Governatore -, di potere continuare ad essere utile, per questo mi sono speso e mi sto spendendo, per affermare un partito di ideali e di valori: la Democrazia Cristiana. Un partito che voglio che sia nuovo, giovane e donna. Un partito dal cuore antico che abbia la voglia e la forza di fare 'un assalto alla disumanità e all'indifferenza'". Anche se la decisione del tribunale di sorveglianza potrà consentirgli di candidarsi, l'ex Governatore sembra tuttavia escludere questa eventualità: "Confermo con determinazione che il mio tempo per le candidature è finito. Potrò tornare a fare il medico. Impegnerò tutte le mie forze affinché la Democrazia Cristiana, oggi una realtà in Sicilia, possa diventare anche una realtà nel Paese. È questo il mio sogno e chiederò a Don Luigi Sturzo che mi aiuti affinché diventi realtà. E se riusciamo a far rinascere la Dc, chissà che non sia il miracolo per farlo divenire finalmente Santo", conclude.